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martedì 9 aprile 2013

COME I MASS MEDIA CREANO LA PAURA

Pyongyang minaccia la terza guerra mondiale, l' Italia non ha un governo crollano i mercati sale lo spread, crollo delle torri gemelle il mondo è sotto attacco.
Avete mai fatto caso a quante volte sentiamo da parte dei mass media allarmismi simili e con quali toni vengono ripetuti?
Avete mai fatto caso a quante volte vengono riprodotte le stesse immagini?
Quali e Quanti messaggi riceviamo ogni giorno?La nostra vita è occupata dai messaggi, Non ci accorgiamo spesso che la comunicazione ci bombarda di messaggi, molte volte non richiesti, o ancora peggio che non ci accorgiamo di ricevere, ci sono alcuni messaggi che vengono mandati non lentamente bensì molto velocemente, e che secondo degli esperimenti, la nostra mente recepisce e immagazzina al di sotto della soglia di coscienza quindi inconsciamente. 
La nostra mente immagazzina suoni e immagini, in particolare se ripetuti più volte, allora nasce il caos tra la gente, nei bar i luoghi comuni della gente sono: ci sarà la terza guerra mondiale e cose del genere...
Ma come mai i media non ci mostrano i reali problemi?
Come mai non ci mostrano cosa accade ogni giorno in Grecia, Spagna o Cipro?
Come mai non ci mostra o meglio ci spiega come funziona il sistema delle banche e del denaro?
Come mai ci vengono riproposte le stesse informazioni per anni e anni?
La strategia è semplice la dis - informazione, non conviene ai governi un popolo consapevole.
E allora affinchè l' uomo non si procuri tramite i libri o internet le vere informazioni nascono i programmi e le pubblicità di dis-informazione, dove la bellezza statuaria delle vallette o delle veline sostituisce l' informazione, e prevalgono distrazione, differimento dell' informazione, rafforzamento dell' auto colpevolezza.
Come deve fare un popolo a difendersi? Deve gettare via la TV, accendere internet e far filtrare la propria intelligenza sulle notizie vere. Purtroppo anche la rete è un' arma a doppio taglio, c' è un' infinità di notizie troll, e qui che deve entrare in gioco l' intelligenza dell' essere umano.


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